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Tutto quello che c'è in gioco alle prossime elezioni europee COSMO italiano 07.05.2024 17:50 Min. Verfügbar bis 07.05.2025 COSMO Von Francesco Marzano


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Tutto quello che c'è in gioco alle prossime elezioni europee

Stand: 07.05.2024, 16:11 Uhr

di Francesco Marzano, Enzo Savignano e Tommaso Pedicini

Tra il 6 e il 9 giugno si terranno le elezioni europee. Di solito si tratta di un voto un po' snobbato dagli elettori, ma questa volta il Parlamento che uscirà dalle urne, e la nuova Commissione, saranno chiamati a scelte decisive in politica estera ed economica. Ne parliamo col giornalista Beda Romano. Ma per noi è anche l'occasione per ricapitolare insieme a Enzo Savignano le differenze tra i sistemi elettorali in Germania e in Italia e come possiamo votare noi italiani in Germania.

elezioni

Quando si vota per eleggere il nuovo Parlamento europeo

La tornata elettorale inizia giovedì 6 giugno per terminare domenica 9 giugno. Il primo Paese ad aprire i seggi è l’Olanda il giovedì. In Germania si vota solo domenica, mentre in Italia si può votare anche il sabato. Le prime proiezioni di voto potranno essere rese note in ogni Paese membro solo dopo la chiusura di tutti i seggi, ovvero dopo le ore 23 di domenica 9 giugno.

Novità su chi ha diritto al voto

La grande novità riguarda anche la Germania, dove per la prima volta potranno recarsi alle urne anche i sedicenni. Solitamente, per le elezioni del Bundestag, per i parlamenti regionali, o per le comunali può votare solo chi ha compiuto i 18 anni. In Italia anche per il voto europeo l’età minima è sempre stata e resta 18 anni. Inoltre in Germania, in Italia ed in tutti gli altri Paesi membri possono recarsi alle urne tutti i cittadini europei residenti. Va ricordato che ogni cittadino europeo, per esempio residente in Germania, deve comunicare con anticipo l’intenzione di voler votare per liste e partiti tedeschi, entro il 19 maggio. Chi ha la doppia cittadinanza non può votare due volte, ossia per liste di due Paesi differenti: è un reato. Chi non è cittadino europeo ma risiede in Europa non può votare.

Informazioni per gli elettori italiani residenti all’estero

Tutti gli italiani che risiedono all’estero possono decidere se votare per liste e partiti del Paese Ue in cui risiedono però solo dopo aver informato le autorità competenti in anticipo, oppure possono votare per liste e partiti italiani. Attenzione, come sottolineano Ambasciata e consolati, gli italiani residenti in Germania riceveranno entro il 25 maggio una lettera in cui è indicata la sede del seggio dove recarsi per votare per liste e partiti italiani.

Chi votiamo a giugno?

europarlamento

La sede dell'Europarlamento a Strasburgo

Questa volta eleggeremo 720 parlamentari nei 27 Paesi membri, l’ultima volta erano 705. E gli eletti per ogni Paese membro saranno in base al numero di  abitanti e quindi di elettori. Gli Stati più popolosi ottengono più seggi in valori assoluti rispetto agli Stati meno popolosi, ma il rapporto tra il numero di abitanti e il numero di parlamentari europei eletti diminuisce con l’aumentare della popolazione.  Il Paese che invierà il maggior numero di deputati a Bruxelles e Strasburgo è la Germania con 96 eurodeputati. I Paesi che porteranno all’Europarlamento il minor numero di deputati sono Lussemburgo, Malta e Cipro con sei per ciascuno. L’Italia è uno dei Paesi con la delegazione più numerosa: 76 deputati.

Le liste elettorali in Germania ed Italia

In Germania sul plico elettorale ci saranno i 34 simboli dei partiti che si presentano alle urne, come sempre la Cdu si presenta in tutti i Länder tranne che in Baviera, dove si presentano solo i cristiano sociali bavaresi della Csu.
In Italia i simboli presentati sono in tutto 42. In Italia, come nella maggior parte dei Paesi europei, possono votare tutti i cittadini che hanno compiuto il 18esimo anno d’età. Fanno eccezione la Grecia dove potranno votare anche i diciassettenni, mentre oltre che, come detto, in Germania, anche in Belgio, a Malta e in Austria è possibile votare già a 16 anni. Secondo il regolamento del Parlamento europeo occorre invece aver compiuto 18 anni d’età per poter essere eletti, età minima richiesta nella maggior parte dei Paesi europei, ma non in Italia, dove occorre aver compiuto 25 anni per essere inseriti in lista.

Il sistema elettorale vigente per le elezioni europee

Ai sensi della legge elettorale europea, tutti i Paesi membri devono usare un sistema elettorale proporzionale. In Italia esiste una soglia di sbarramento del 4% e gli elettori possono esprimere da una a tre preferenze, rispettando però l'alternanza di genere, pena l’annullamento della seconda o della terza scelta. Sono eletti i candidati che otterranno il maggior numero di preferenze nella propria lista: in caso di parità si privilegia chi è più in alto in lista. In Germania invece rispetto alle elezioni nazionali non ci sarà lo sbarramento del 5%, cosa che in passato ha permesso anche a piccole formazioni di eleggere europarlamentari. In Germania, inoltre, si potrà esprimere solo un voto per il partito e non per i singoli candidati.

I partiti dell’Europarlamento

I deputati eletti nelle liste dei partiti nazionali dei 27 Paesi membri, una volta a Bruxelles e Strasburgo, confluiscono nei sette gruppi europei attualmente presenti in Parlamento. Sono veri e propri partiti a cui si aderisce per affinità politica, e non su base nazionale. I sette partiti europei sono: il Partito popolare europeo, il centrodestra, in cui per esempio ci sono l'Unione Cdu/Csu per la Germania e l’italiana Forza Italia. Socialisti e Democratici , il centrosinistra, in cui confluiscono, per esempio, il  Partito democratico italiano e la Spd tedesca; poi Renew Europe, I liberali, a cui hanno aderito Azione, +Europa, Italia Viva e la Fdp tedesca; quindi i Verdi ambientalisti - Europa Verde, in Germania rappresentati dai Bündnis 90 die Grünen. Poi i Conservatori e riformisti, la destra  con  Fratelli d’Italia;  quindi Identità e democrazia , la destra più radicale: rappresentati in Italia dalla Lega e in Germania da AfD.  La sinistra alternativa - Sinistra italiana, ma anche Linke e Bündnis Wagenknecht. Infine ci sono le formazione non iscritte a queste grandi famiglie politiche, come il Movimento 5 Stelle.

L’analisi e le previsioni sul voto di Beda Romano

Il corrispondente del Sole 24 Ore da Bruxelles ci ha raccontato che atmosfera si respira al Parlamento e alle istituzioni europee ad un mese dal voto: “I sondaggi sono guardati e analizzati giorno per giorno – spiega Beda Romano - l’impressione generale è che ci possa essere uno spostamento dell’asse verso destra rispetto al Parlamento attuale. Non è ancora chiaro quale sarà la portata di questo spostamento, ma ci sarà. C’è un revival di nazionalismo nella maggior parte dei Paesi europei e questo revival sta premiando i partiti più a destra”. Con il corrispondente del principale quotidiano economico italiano abbiamo anche parlato dell’anniversario dei 20 anni dell’allargamento a Est dell’Unione europea. A suo modo di vedere una storia a lieto fine, nonostante alcune ombre.